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Perché lo zucchero fa male alla salute e alla linea?

L’AUTORE

In questo articolo non parleremo scientificamente dello zucchero, ma di quello comunemente usato in cucina come dolcificante di cibi, dunque nella sua accezione più famosa.

Lo zucchero è una di quelle cose che rientrano nella lista del “fa male ma è troppo buono per rinunciarvi”. C’è chi è costretto ad escludere lo zucchero dalla propria alimentazione per necessità, per salute ad esempio, chi per mantenere la linea, ma in molti danno per scontato che faccia male senza davvero comprenderne le motivazioni.

 

TIPOLOGIE DI ZUCCHERO PER DOLCIFICARE.

Lo zucchero è utilizzato da tutti per addolcire i cibi, ed è composto da una molecola di glucosio e una di fruttosio.

I principali tipi di zucchero che conosciamo sono:

  1. Zucchero grezzo
    È un prodotto semilavorato  dal colore più scuro, che viene fuori dal trattamento dello zucchero di canna o della barbabietola da zucchero. Contiene meno saccarosio dello zucchero bianco di barbabietola.
  2. Zucchero bianco
    È senza dubbio anche il più comune in cucina, di colore bianco e raffinato, e proprio per la raffinazione perde le sue proprietà nutritive.
  3. Zucchero integrale
    Viene riconosciuto perché ha un colore che va dal giallo al marrone, ed è senza dubbio quello preferito da chi ci tiene alla linea perché è il meno calorico di tutti e tre. Viene fuori da una lavorazione artigianale dello zucchero di canna capace di mantenerne inalterate le proprietà organolettiche.

Da questi tre tipi di zucchero commerciali derivano molte varianti, quali:

  • Zucchero a velo
  • Zucchero semolato
  • Zucchero panela
  • Zucchero liquido
  • Zucchero invertito
  • Zucchero demerara
  • Zucchero d’uva

In cucina in alternativa allo zucchero viene utilizzato anche il dolcificante, il miele o il fruttosio.

CONSEGUENZE DI UN ABUSO NEL CONSUMO DELLO ZUCCHERO DA CUCINA.

Un consumo eccessivo di zuccheri può avere conseguenze negative sulla salute, aumentando il rischio di:

  • obesità;
  • diabete;
  • malattie metaboliche croniche associate allo sviluppo di complicanze renali, cardiache, neurologiche, ortopediche.

Questo perché lo zucchero non consumato dal nostro corpo non viene espulso, dunque si accumula, sotto forma di grasso.

Le dosi giornaliere consigliate sono davvero troppo basse rispetto a quelle che assumiamo, soprattutto perché non ci rendiamo conto che gli zuccheri sono presenti anche in cibi non dolci, dovremmo sempre leggere le etichette per scoprirlo.

Questo prodotto non è essenziale nella nostra dieta, poiché fornisce solo calorie vuote, ovvero, ci dà energia ma senza sostanze nutritive.

Di conseguenza, se il nostro organismo per funzionare al meglio ha un bisogno fondamentale di energia, è giusto sapere che non ci serve in effetti lo zucchero.

Quello che veramente serve al nostro organismo lo possiamo assumere tranquillamente da altre fonti, come frutta e verdura.

L’OMS (Organizzazione mondiale della sanità), consiglia di non superare il 10% delle calorie giornaliere totali. (non superare circa 50 g di zucchero per le donne e 70 g per gli uomini).

Nello specifico, l’obiettivo è ridurre il consumo di zucchero giornaliero al 5%, circa 25 grammi di zucchero.

Sembra uno scherzo, eppure non lo è.

In molti usano la strategia dei dolcificanti al posto degli zuccheri per non aumentare il peso, l’unico problema rimane l’abitudine di questo sapore molto dolce, sviluppandone appunto una dipendenza, per cui il problema non si risolve visto che poi vorremmo sempre bere o mangiare cose dolci.

Scopri come bilanciare gli zuccheri nella tua dieta, anche quelli che ignori, consultando un nostro nutrizionista.

e ti aiuteremo con piacere

L’AUTORE

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