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Glutatione: a cosa serve e dove trovarlo

L’AUTORE

Pur essendo una proteina molto piccola, il glutatione svolge un ruolo molto importante per il nostro organismo.
Il limite nel suo utilizzo sotto forma di integratore alimentare è legato alla sua biodisponibilità.

Nell’uomo infatti viene rapidamente distrutto dai sistemi enzimatici dell’apparato digerente. Ecco perché ti vogliamo dare dei suggerimenti per alimentarlo.

 

CHE COS’È IL GLUTATIONE E A COSA SERVE?

Il glutatione è un composto antiossidante e detossificante presente naturalmente nel nostro corpo. È costituito da tre aminoacidi: cisteina, glicina e acido glutammico. Il suo ruolo principale è quello di proteggere le cellule dall’ossidazione e dal danno causato dai radicali liberi, i quali possono danneggiare il DNA, le proteine e i lipidi nelle cellule. Il glutatione svolge anche un ruolo chiave nel sistema immunitario, nella sintesi delle proteine e nella rigenerazione di altri antiossidanti. Inoltre, è coinvolto nella detossificazione di sostanze chimiche nocive per il corpo, come farmaci, inquinanti ambientali e metalli pesanti.

 

COME ASSUMERE IL GLUTATIONE CON L’ALIMENTAZIONE.

Ci sono alcuni cibi che contengono naturalmente il glutatione o che possono aiutare ad aumentare i livelli di glutatione nel corpo. Ecco alcuni esempi:

1. Frutta: agrumi come arance, pompelmi e limoni ne sono ricchi. Altri frutti come meloni, kiwi, fragole e lamponi contengono anch’essi quantità significative di glutatione.

2. Verdure: broccoli, cavolfiori, cavoli verdi e spinaci sono buone fonti di glutatione. Altri vegetali come carciofi, asparagi e prezzemolo ne contengono quantità apprezzabili.

3. Noci e semi: le noci e i semi, come le noci del Brasile, le mandorle e i semi di zucca, sono carichi di questo composto.

4. Legumi: fagioli, lenticchie, ceci e piselli sono invece buone fonti di glutatione.

5. Carne e pesce: non da meno, carni magre come pollo, tacchino e pesce come salmone e tonno.

Si noti che il glutatione presente negli alimenti potrebbe non essere completamente assorbito dal corpo, ma consumare alimenti ricchi di glutatione può comunque essere utile per supportare la produzione endogena di glutatione nel corpo. Inoltre, alcune tecniche di cottura, come la cottura eccessiva o la cottura a temperature molto elevate, possono ridurre la quantità di glutatione negli alimenti.

Per qualsiasi dubbio consigliamo un confronto con dei professionisti del settore.

saremo lieti di valutare insieme il percorso nutrizionale più adatto a te.

L’AUTORE

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