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La corretta alimentazione per il reflusso gastroesofageo

L’AUTORE

Si stima che, solo in Italia, circa 15 milioni di persone si siano trovate a combattere con il reflusso gastroesofageo, conosciuto anche come reflusso gastrico; mentre il 20% riguarda la popolazione europea. Sono molte le patologie legate allo stomaco, ma questa sembra riconfermarsi la malattia più comune anche nel resto del mondo. Ma di cosa stiamo parlando? Quali i sintomi e le cure?

COSA È IL REFLUSSO GASTROESOFAGEO?

Quando parliamo di reflusso gastroesofageo ci riferiamo ad una malattia che riguarda i disturbi dell’apparato digerente, più nello specifico, è una condizione che si verifica quando i succhi gastrici entrano a contatto con l’esofago, e quando ciò avviene avvertiamo una sorta di bruciore allo stomaco, nello specifico, dietro lo sterno, con conseguente rigurgito acido. La maggior parte delle volte accade dopo mangiato, e/o in posizione supina, infatti bisogna assolutamente evitare di stendersi per almeno un’oretta dopo i pasti principali. Quando questi disturbi si verificano  con regolarità e non sporadicamente, ci ritroviamo di fronte a una vera e propria malattia cronica.

Nei casi più gravi e frequenti, il reflusso causa l’erosione dell’esofago, o il restringimento; per questo è bene capire con cosa abbiamo a che fare.

Il reflusso gastrico può inoltre dare luogo ad altre patologie come:

  • Laringite
  • tosse secca e abbassamento della voce
  • asma e dolore al petto
  • otite
  • insonnia

Questa patologia colpisce soprattutto le persone tra i 45 e i 64 anni, in particolare, si è osservato un maggior riscontro nei casi di obesità, di abuso di certi medicinali, di gravidanza, di stress, di un’alimentazione scorretta, nei fumatori, negli asmatici e in chi soffre di ernia iatale.

RIMEDI PER IL REFLUSSO GASTROESOFAGEO: CURE E ALIMENTAZIONE

Se vi è già capitato di avvertire dei sintomi sopra citati, è opportuno agire subito per risolvere il problema quanto prima.

CURE

Per ciò che concerne le cure mediche, demandiamo il da farsi ad un medico specialista, per tanto conviene rivolgersi nell’immediato ad un gastroenterologo, il quale con un primo incontro stabilirà gli esami e le cure più opportune in base alla gravità della vostra condizione.

In ogni caso possiamo già anticiparvi che molto probabilmente andrete in contro ai seguenti esami diagnostici:

  • Esame radiologico del tubo digerente
  • Gastroscopia (EGDS)
  • Manometria esofagea
  • pH-impedenziometria delle 24 ore

ALIMENTAZIONE

Vi starete chiedendo cosa c’entri l’alimentazione con questa problematica?

Innanzitutto, l’alimentazione è alla base di tutto, soprattutto di una vita in salute. Chiarito ciò, non è difficile comprendere che ciò che mandiamo giù può favorire o meno il reflusso gastrico, dobbiamo solo capire cosa fa davvero male e va assolutamente evitato, e cosa al contrario aiuta.

Da evitare

I nemici numero uno, ancora una volta, si riconfermano: i tanto amati e odiati cibi grassi, fanno la loro parte anche i condimenti, salse varie, caffeina, cioccolato, bevande gassate, pepe, peperoncino e spezie varie, pomodori crudi, superalcolici.

Un’altra cosa da eliminare, di non commestibile però, è il fumo.

Da mangiare

Da prediligere invece, per non peggiorare le tue condizioni, vi sono gli alimenti magri e proteici, verdura fresca, cereali integrali, frutta come: meloni, le pere, le mele, le banane e i frutti di bosco.

Ulteriori accorgimenti

Metodo di cottura

Anche la scelta del metodo di cottura si rivela di fondamentale importanza, e come ben immaginerete la frittura dovrete dimenticarla, per non parlare dei cibi troppo abbrustoliti.

Per non sbagliare, fate rientrare tra le vostre abitudini alimentari: la cottura a vapore e al cartoccio (per alcuni tipi di carni, pesci e verdure); verdure crude con olio a crudo; frutta povera di zuccheri naturali e aggiunti.

Metodo di assunzione

La mamma ve lo avrà ripetuto spesso di masticare bene e lentamente prima di mandar giù, ecco datele ascolto! Se deglutite pezzi interi, manderete sicuramente più in affanno l’apparato digestivo.

Inoltre mangiare poco e frequentemente rimane la migliore modalità di consumazione dei pasti.

 

Tutto questo è l’ ABC di un corretto regime alimentare, ma per ottenere risultati sia a livello salutare che estetico bisogna combinare il tutto in una dieta che tenga conto di chi siete, e nessuno può farlo meglio di un bravo nutrizionista.

 

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